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      La contrattazione aziendale

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Come si è detto, la CISL ha sin dall’inizio propugnato una visione dello sviluppo legato all’efficienza delle aziende nell’ambito di un sistema economico altrettanto efficiente. Sulla base di tale concezione, il sindacato ha il compito di favorire la crescita del sistema produttivo per poter rivendicare, tramite la contrattazione, i benefici collettivi derivanti dalla crescita della produttività.

Come conseguenza di questa impostazione, nei Consigli generali Economia_160.jpg (5739 byte)di Bari (1951), di Ladispoli e di Roma (nel 1953) la CISL propone di articolare la contrattazione del salario per settori produttivi o per azienda, spostando a questi due livelli l’iniziativa contrattuale conseguente. Il livello di retribuzione inoltre, secondo la concezione della Cisl, deve dipendere sia dalla professionalità, che dalla produttività e quindi più in generale dalla capacità delle imprese di stare sul mercato.

Contro una qualsiasi contrattazione decentrata prende invece posizione la CGIL, che in particolare ritiene impossibile qualsiasi collegamento fra produttività del lavoro e miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Egualmente chiusa era la posizione degli imprenditori e del governo.

La Cisl, allo scopo di sviluppare tale legame nelle diverse realtà aziendali, avvia la costituzione delle Sezioni Sindacali Aziendali a partire strutture_160.jpg (8369 byte)dal 1954. Secondo la confederazione non è possibile infatti affermare nelle aziende la propria politica contrattuale tramite organismi aziendali non sindacali e unitari, le Commissioni Interne, tra l'altro prive per legge di qualsiasi potere contrattuale.

In queste scelte di politica sindacale, che facevano perno su una forte competenza in materia economica dei funzionari sindacali e dei rappresentanti sindacali aziendali, sta il fondamento, oltre che nella rivendicata autonomia, della massiccia politica di formazione sindacale che ha caratterizzato la confederazione sin dagli anni ’50.

Oltre al legame tra sviluppo economico e rivendicazione sindacale, un altro principio proclamato dalla CISL fin dalla sua nascita fu quello dell’autonomia delle categorie al suo interno.

Nei fatti questo assunto si realizzerà solo dopo la diffusione della contrattazione aziendale e nazionale di categoria nel periodo 1959-1963.

Inoltre, nel 1956, dietro sollecitazione degli allora 12 parlamentari-sindacalisti della CISL che propugnavano un ruolo attivo delle aziende a partecipazione statale, nasce l’Intersind, dal distacco di queste aziende da Confindustria.

Tale distacco è uno dei passi che permette lo sviluppo della contrattazione articolata. Altro fattore importante è la mobilitazione dei metalmeccanici che ottengono, con il contratto del 1963, il diritto di contrattare in azienda i cottimi (cioè una retribuzione legata alla produttività), i premi di produzione e le qualifiche.


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